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martedì 8 novembre 2011

AMANDA MILAN - FOTOGRAFA




Uno dei vantaggi principali di questa mia attività di blogger è sicuramente legato alla possibilità di conoscere persone nuove, che hanno sempre voglia di mettersi in gioco proponendo la propria arte. Bella banalità penserete voi, ma se provate a rifletterci capirete che non si tratta di un elemento così scontato. Quando un individuo ci mostra una propria produzione lo fa come se ci mostrasse un pezzo del proprio io, con i dubbi e con l’orgoglio di chi non è sicuro al cento per cento dei commenti che riceverà, ma con la convinzione di chi non vuole abbassare la testa di fronte ad eventuali critiche. 
Ho “incontrato” le foto di Amanda sbirciando le opere esposte per il Concorso fotografico dell’Università Milano Bicocca, mi sono annotato il suo nome e l’ho contattata (da bravo talent scout). A volte nella fotografia colpisce solamente la tecnica ed altre volte stupisce l’idea che viene impressa sulla carta, ma raramente si resta così attratti da altri due elementi: taglio e inquadratura.

I tagli proposti da Amanda si mischiano all’idea della fotografia stessa, congelando quel singolo particolare o quel singolo attimo che risulterebbe impercettibile all’occhio umano. La schiavitù verso la velocità ci impone di perdere una serie di meraviglie dell’immagine ed Amanda ci aiuta a coglierne gli aspetti più intimi.  Notare il notabile che non viene normalmente notato, questo è il talento di questa fotografa.

Associando particolari diversi Amanda ottiene un risultato tanto insolito quanto estremamente curioso, quasi un’applicazione cubista della fotografia: nello stessa opera sono garantite diverse prospettive temporali verso il medesimo soggetto con effetti molto interessanti sull’osservatore.
Pur avendo solo vent’anni Amanda dimostra un’ottima confidenza con la fotocamera, dilettandosi anche in alcuni reportage legati a concerti. Gli artisti da lei immortalati comprendono tra gli altri Punkreas e Yokoano e anche in questo caso ogni singola immagine rappresenta con precisione il suo modo di osservare il mondo e, in questo caso, di concepire la musica stessa.
Perché vi consiglio di farvi un giro tra le fotografie di Amanda? Semplicemente perché credo nel talento puro, perché non servono quarant’anni per poter trasmettere emozioni con uno scatto e perché trovo le sue idee particolarmente innovative con ottime potenzialità di sviluppo.
Ecco la pagina flickr con tutte le opere di Amanda, (per la visualizzazione vi consiglio questa colonna sonora